6 scarpiere creative e salvaspazio per la casa

Conosciamo tutti benissimo le funzionalità del letto matrimoniale contenitore, arredo che negli anni è diventato sempre più indispensabile in appartamenti e case dalle piccole metrature e che quindi non dispongono di ulteriori spazi per riporre accessori e rimanenze. Ma se la scarpiera fosse proprio parte di esso? Un comodo scomparto reclinabile e a scomparsa in cui nascondere le scarpe in eccesso. La praticità insita nella struttura del letto di questo tipo, ci farà vivere meglio il sistemare e riordinare la camera. Potrebbero a tal proposito essere utili anche semplici cassettoni a scorrimento o piccoli scomparti utilizzabili ad hoc.

Un arredo giocoso che diventa protagonista assoluto della camera dei piccoli: l'idea della scarpiera ad albero, nella sua variante più divertente e design non solo è una soluzione concreta ai problemi di spazio che una famiglia incontra quotidianamente, ma anche un due in uno strepitoso. I comparti adibiti per raccogliere le scarpe sono solo una piccola parte del gioco o come tale concepito dai bambini. In questa particolare forma, in linea con la logica che rende gli arredi interattivi e non banali, e che soprattutto si ispira alle favole e stimola i sensi anche attraverso i colori accesi, sono inclusi anche piccoli ganci appendi abiti, perfetti per tenere ordinato l'abbigliamento di tutti i giorni e i capi spalla più usati. Accantonando per un attimo questi deliziosi alberelli proposti da Marengo Espacios Y Formas, se siete alla ricerca di una variante simile ma più minimal adatta anche alla camera da letto matrimoniale, ecco che il mercato non rimane sprovvisto di strutture create ad hoc, che uniscono lo stile al piacevole impatto visivo. 

I comparti ricavati all'interno del mobile toletta che abbiamo in camera da letto o nel corridoio, non sono solo potenziali salvaspazio per oggetti e accessori, ma possono assurgere anche a porta scarpe, magari proprio per quelle paia in eccesso che non sappiamo più dove mettere. In questo senso, se il mobile che abbiamo scelto non è in grado di ospitare vani dedicati o abbastanza spaziosi, è altrettanto utile installare alcuni scaffali pensili appositamente scelti, sia lineari che estrosi e dalla forma modulare, a seconda delle esigenze di spazio libero da poter riempire o quantità di scarpe da dover sistemare. 

Classica e davvero utilissima, non possiamo negare che la forma canonica della scarpiera a muro, che si tratti del modello slim o di una struttura ad armadio con scaffali dedicata a riordinare le scarpe, continui ad essere una soluzione congeniale a molti. La condizione principale per possederne una tuttavia è il disporre di un'ampia parete o una cabina armadio apposita in cui posizionarla. Se il suo difetto riguarda perciò l'ingombro che occupa, d'altra parte i suoi pregi sono tanti, come la precisa disposizione delle scarpe sui ripiani e l'ottimizzazione degli spazi tra un paio e l'altro che ne deriva. 

Anche l'occhio vuole la sua parte, non è solo un motto ma una vera filosofia di vita, o meglio, di design! Un'alternativa green e decisamente graziosa per ordinare le scarpe senza introdurre una vera e propria scarpiera in camera è utilizzare cassettoni o comparti in vimini o rafia, materiale che soddisfa entrambi i requisiti di estetica e funzionalità e che crea un lieve contrasto con i mobili che lo ospitano o circondano. Nella casa degli appassionati del genere, e del natural living, non potrà di certo mancare questo tocco ingegnoso e di stile, da accostare, prendendo spunto dal progetto in questione, a piante e colori dal richiamo naturale, ma anche a tappeti dai tessuti grezzi, mobili shabby o dal sapore vintage. 

Prezioso e strategico, il sottoscala è un vero alleato salvaspazio. Il perchè ce lo svela il prossimo corridoio, in cui la struttura portante delle scale è occupata da vani assolutamente adatti per custodire scarpe e accessori che non trovano posto da altre parti. Che gli scomparti siano a scomparsa, a cassettone, come in questo caso, o a scorrimento, il consiglio da seguire è sempre lo stesso: scegliere una scala che preveda già al suo interno un sistema simile oppure verificare di poter sfruttare lo spazio del sottoscala andando a ricavare in un secondo momento la struttura desiderata.